RIVAMAR: L’INTERVISTA A MARCO SCARPA

Marco Scarpa arriva in Rivamar nel 1994, quando era ancora una piccola realtà e le mansioni all’interno dell’azienda non erano ben definite: dal momento che l’attività commerciale era seguita perlopiù dal padre, Marco si inserisce nell’area produzione. Le prime attività riguardavano la battitura dello stoccafisso, seguite dalla creazione della linea congelato e successivamente altre operazioni legate alla glassatura ed implementazione di linee e processi produttivi.
Agli inizi del 2000, con le nuove normative, inizia a seguire la parte sanitaria dell’azienda: Rivamar è tra le prime ad adottare un piano di HACCP e dare importanza alla tracciabilità dei prodotti. Con gli anni è riuscia ad ottenere le certificazioni IFS e BRC e ad oggi detiene il massimo del punteggio.
Attualmente Marco si occupa delle attività di ricerca e sviluppo e continua a seguire la parte produttiva di Rivamar.

Di seguito quello che ci ha raccontato su Rivamar:

– Rivamar è una delle più importanti realtà del settore ittico e di quello della conservazione del pesce. Quali sono le sfide legate alla gestione del processo produttivo?

La sfida di Rivamar e quella di cercare sempre di ottimizzare i costi nella lavorazione in modo che il prodotto offerto sia sempre più competitivo sul mercato mantenendo costante la qualità, baluardo e concetto per noi imprescindibile. Abbiamo investito molto su macchinari e nuove tecnologie ma la parte umana per noi è fondamentale, negli anni abbiamo formato sempre più il nostro personale.

Cosa vi porta a decidere di lanciare un nuovo prodotto?

Ciò che ci porta a decidere di lanciare il prodotto in realtà è nella mentalità di Rivamar: mio padre ha insegnato a me e a mio fratello a non fermarsi mai e cercare sempre qualcosa di nuovo, quindi stiamo sempre molto attenti a tutto. Siamo spesso in giro per il mondo e abbiamo scambi di idee giornalmente con buyer della grande distribuzione e con le aziende di Catering più grandi e più importanti d’Italia: questo ci aiuta e semplifica il lavoro, ma la mentalità è quella di ricercare continuamente prodotti o novità.

Quanto tempo dedicate allo studio e alla preparazione di una nuova referenza? Come preparate l’organizzazione al lancio?

Lo studio di un prodotto e la preparazione di una referenza nuova non richiedono sempre lo stesso tempo: dipende da moltissimi fattori. Prima di procedere al lancio di un nuovo prodotto ci incontriamo diverse volte per confrontarci ed effettuare dei panel test. Con mio padre e mio fratello condividiamo tutte le informazioni raccolte, sia commerciali che produttive: un aspetto molto importante da mettere sempre in primo piano è il rispetto delle norme igieniche/sanitarie. Una volta ideato il prodotto, lo andiamo a testare e valutiamo il suo appeal con i nostri clienti, che si apprestano ad effettuare il test. Se l’opinione dei clienti risulta essere positiva, procediamo alla commercializzazione.

Qualche anticipazione sui nuovi prodotti?

In questo periodo stiamo pensando alla creazione di una linea di prodotti già cotti o pronti a cuocere. Un’idea è anche quella della realizzazione di prodotti di servizio per le cucine.

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