Dal Veneto alle Lofoten: allo studio una “strada del baccalà”
Era partito da Creta, a quel tempo possedimento della Repubblica di Venezia, diretto verso le Fiandre per commercializzare le sue pregiate mercanzie, invece fu colpito insieme alla sua imbarcazione e al suo equipaggio, da una tormenta che li fece naufragare in Norvegia, alle Isole Lofoten. Fu qui che Pietro Querini, mercante veneziano vissuto nel XV secolo, fece la conoscenza del merluzzo e delle sue lavorazioni.
Ed ora il Veneto e la Norvegia pensano ad una filiera di attività economiche che ripercorrano il viaggio del nobile alla scoperta del “torsk”, nome norvegese del nostrano stoccafisso.
L’idea della Via Querinissima ispirata al merluzzo, alla sua lavorazione e alle sue tradizioni culinarie, verrà presentata entro la primavera al Consiglio Europeo, con l’obiettivo di creare una serie di percorsi gastronomici e turistici che abbraccino anche l’aspetto paesaggistico e culturale dei paesi attraversati da Querini nel suo viaggio. L’obiettivo è quello di ricreare la consapevolezza di un legame storico tra Veneto e Lofoten, che grazie al merluzzo e alle sue celebri declinazioni del baccalà mantecato e del baccalà alla vicentina, non si è mai interrotto.
La pesca e la lavorazione del torsk, infatti, sono le principali risorse economiche delle isole Lofoten, al largo delle quali ogni anno fra novembre e gennaio milioni di esemplari svernano dal mar di Barents per deporre le uova. E, a migliaia di chilometri di distanza, proprio il Veneto ha fatto dei piatti a base di merluzzo delle Lofoten uno dei tratti distintivi della sua tradizione culinaria, celebrata anche con il rinomato Festival Triveneto del Baccalà. L’idea della Via Querinissima, infatti, nasce proprio in collaborazione con la Pro Loco di Sandrigo, in provincia di Vicenza, e con la celebre Confraternita del Baccalà, che organizza il festival e ha sede proprio a Sandrigo.
La strada punta a mettere in collegamento anche i numerosi musei dedicati alla pesca e alla lavorazione del merluzzo che si trovano un po’ ovunque nelle 365 isole che compongono l’arcipelago, e si concluderà nel più famoso, il Torsk Museum, dove filmati e oggetti raccontano quotidianità e curiosità del merluzzo.